Dieta a Zona: Alimenti Favorevoli

La piramide alimentare secondo il modello
proposto dalla dieta a zona
Quali sono gli alimenti più favorevoli per la dieta a zona?
Quando si parla di dieta a zona, la scelta degli alimenti diviene determinante. Sbagliare questo punto può rischiare di compromettere l'intera impostazione "a zona".
E' importante perciò comprendere quali alimenti la dieta a zona favorisce, in modo da ottenere realmente i risultati desiderati. Il presupposto è che questa particolare forma di dieta non si limita a fare un bilancio delle calorie che vengono ingerite contro quelle bruciate quotidianamente, ma piuttosto si basa sul costante controllo degli stati insulinici che la quantità e la qualità del cibo ingerito provocano nel sangue.
Inizialmente la scelta dei cibi più corretti può creare qualche grattacapo. Per aiutarvi in questo compito, di seguito trovate una lista riassuntiva degli alimenti favorevoli suggeriti dall'alimentazione a zona.

Carboidrati
Tra i carboidrati favorevoli della dieta a zona rientrano:

  • frutta: come ad esempio mele, pere, albicocche, arance, mandarini, melone;
  • verdura: molto ricca è la gamma di alimenti favorevoli tra la verdura in zona, come gli asparagi, i broccoli, i carciofi, i peperoni, i pomodori, i cavolfiori e le insalate;
  • cereali: ricordiamo avena, farro e orzo.
Proteine
Le proteine considerate favorevoli sono le carni magre e il pesce. Ad esempio:
  • carne: agnello, vitello magro, pollo;
  • pesce: tutto il pesce azzurro in genere. Il branzino, il merluzzo, alcuni crostacei (come i calamari), ma anche le acciughe, il pesce spada e il salmone;
  • altre fonti proteiche sono le uova, il latte, lo yougurt e i formaggi magri.
Grassi
Un esempio di alcuni grassi alimentari favorevoli sono l'olio d'oliva, la frutta secca e le olive.


Dieta a Zona Gratis

Dieta a Zona Gratis? Impossibile! Però il costo reale è comunque molto basso. La spesa per la dieta a zona, quando fatta in modo intelligente, è molto simile alla spesa ordinaria. Vediamo perché.

Molte persone pensano che la dieta a zona sia un regime alimentare molto costoso, complesso e difficile, che richiede investimenti ingenti nel lungo periodo o cambiamenti drastici e radicali nel proprio stile di vita. Certo, non si può ipotizzare una dieta a zona gratis o completamente gratuita, ma nella realtà nemmeno vi saranno necessarie spese maggiori rispetto a quelle che affrontate abitualmente.
In linea generale, una buona dieta a zona divide i pasti e gli spuntini secondo il principio del 40 % di carboidrati, 30% di proteine e 30% di grassi. Ovviamente, per la dieta a zona non tutti gli elementi sono uguali. La pasta è un carboidrato considerato sfavorevole, pertanto la sua assunzione andrebbe fortemente limitata. D'altra parte, la frutta e la verdura di stagione possono essere acquistate ad un prezzo più che abbordabile, sono degli elementi fondamentali per la vostra salute e se scelte in modo intelligente (rispettando cioè i cicli della natura) non richiedono grandi variazioni nella propria spesa alimentare.
Molte preoccupazioni sono destate dalle proteine. Alcuni pensano che la dieta a zona risulti particolarmente costosa a causa del notevole apporto proteico. Nella pratica, l'uso della carne andrebbe limitato a qualche pasto alla settimana. Le chiara d'uovo sono degli ottimi sostituti proteici e possono essere utilizzati in un'infinità di ricette, senza stufare il palato e senza pesare troppo sul portafogli. Si può prevedere l'acquisto di carne e pesce in modo da mangiarli rispettivamente per due o tre pasti alla settimana, così come consiglia anche la dieta mediterranea.
I grassi infine, richiedono più un sacrificio d'attenzione che di portafogli. I grassi della dieta a zona sono quelli considerati buoni. Bisogna eliminare tutte le schifezze che vengono generalmente assunte, per favorire un consumo equilibrato di olio d'oliva. Le olive stesse sono considerate grassi favorevoli, così come alcune forme di frutta secca. Un'attenzione particolare dovrà essere prestata per un integratore di grassi Omega 3, la cui spesa non supererà comunque le 50 € mensili.
In conclusione, anche se non si potrà parlare di dieta a zona gratis o di cambio alimentare gratuito, sicuramente siamo di fronte a differenze di costo rispetto alla spesa tradizionale minime. Se poi si considera quello che si risparmierà in salute e medicine, allora il bilancio non potrà che propendere a favore di un cambio delle proprie abitudini alimentari.