Fame e dieta a zona: scopriamo i meccanismi

Avere fame è indice di salute, ma quando la fame è troppa vuol dire che qualcosa non sta funzionando a dovere. Questo è particolarmente vero quando si sta seguendo un regime di dieta a zona, poiché il principio di equilibrio di carboidrati, proteine e grassi secondo la formula del 40 - 30 - 30 serve a riequilibrare l'indice glicemico e ad eliminare la tipica sensazione di fame nervosa.
Gli attacchi di fame si verificano solitamente prima dei pasti principali. Ad esempio, sono molto frequenti nella tarda mattina (prima del pranzo) e nel tardo pomeriggio (prima della cena).
Chi si attiene ai principi della dieta a zona e nonostante questo sperimenta degli attacchi di fame deve prima di tutto ricontrollare la propria routine quotidiana; difatti, una delle regole più importanti consiste nell'evitare di restare a digiuno per più di 4 ore.
Per riuscire a mantenere intatto questo principio, è necessario aggiungere a metà mattina e a metà pomeriggio degli spuntini in zona. In questo modo, gli attacchi di fame scompariranno completamente.
Se si segue con attenzione la prassi della dieta a zona, gli attacchi di fame scompaiono naturalmente.
Diversamente, è opportuno fare degli esami medici e verificare eventuali mancanze in sostanze di sostegno essenziali per il nostro funzionamento, come ad esempio il magnesio (in molti casi responsabile della cosiddetta fame nervosa).

Dieta a zona e gelato: è un alimento permesso

La dieta a zona non proibisce a priori il gelato, ma ovviamente questo alimento non rientra tra quelli più favorevoli e necessita di essere integrato adeguatamente. Quando arriva l'estate, la tentazione di sostituire uno spuntino o un pasto in zona con un gelato fresco è molto forte.
Ovviamente, molto dipenderà dai gusti che si sceglie di mangiare. Quelli più equilibrati devono prevedere un rapporto sensato di carboidrati, proteine e grassi. Ad esempio, il gusto alla crema può essere un buon compromesso quando si sta seguendo la dieta a zona e si desidera comunque consumare un gelato in compagnia.
È da considerare anche che il gelato contiene inevitabilmente zucchero (a meno di non trovare una gelateria che confezioni del gelato dietetico, ma sarà molto difficile), pertanto il carico insulinico risulterà sfavorevole per i vostri obiettivi di lungo termine.
Diverso è il caso nel quale il gelato non sia acquistato in una gelateria tradizionale ma venga prodotto in casa. Difatti, l'autoproduzione consente di costruire una ricetta molto più vicina ai principi della dieta a zona. Il difetto è che per realizzarlo dovrete avere una macchina del gelato casalinga a disposizione, ed ovviamente non tutti ne possiedono una.
In alternativa, potete realizzare un surrogato del gelato in zona sfruttando un vasetto di yogurt messo in congelatore in piccoli vasetti, con l'aggiunta degli ingredienti necessari per garantire il principio 40-30-30.
In ogni caso, un bel gelato è sicuramente meglio di molti altri dolci ed è più facile da equilibrare nella propria dieta quotidiana.

Dieta a zona e stitichezza

Oggi parliamo di un problema molto specifico che alcuni soggetti (in numero molto limitato) sperimentano quando iniziano a seguire la dieta a zona. Per la verità, si tratta di un problema molto comune a diversi tipi di regimi alimentari, che spesso deriva da una mal posta impostazione di base. Stiamo parlando della stitichezza legata ad alcuni specifici errori nella creazione della propria dieta a zona.
Se anche voi vi ritrovate in questa situazione, niente panico! Vi sono alcuni semplici suggerimenti che potete seguire per migliorare immediatamente la situazione.
Per prima cosa, verificate il quantitativo di acqua che bevete giornalmente. Una delle raccomandazioni fondamentali per qualsiasi regime alimentare consiste nel bere almeno 2 litri d'acqua (se volete regolarvi a vista considerate circa 8 bicchieri) ogni giorno.
Un altro passo fondamentale per combattere la stitichezza consiste nell'assicurarsi la corretta dose giornaliera di Omega 3. Molti pensano di riuscire ad assumerla aumentando il quantitativo di pesce e sostituendolo in molti casi alla carne, ma è essenziale prendere degli integratori. Se già lo state facendo, verificate di assumere una dose giornaliera sufficiente.
Infine ricordate che la frutta fresca non è solo un alimento favorevole, ma anche un grande facilitatore del transito intestinale. Anche alcuni tipi di verdura cotta facilitano questo compito (potete considerare ad esempio gli spinaci).
Se state già seguendo tutti i suggerimenti contenuti in questa pagina, allora dovreste verificare con attenzione il tipo di carboidrati con cui vi nutrite. Infatti, nella maggior parte dei casi la stitichezza è dovuta all'assunzione di carboidrati sfavorevoli.